Workshop con Alessandro Giraudo “Gli impatti della crisi ucraina sulle Materie Prime”,28 maggio 2022
- AMIStaDeS
- 18 mag 2022
- Tempo di lettura: 2 min

La crisi in Ucraina ha costretto la popolazione italiana e quella europea a risvegliarsi dalla loro condizione di generale benessere, facendole scontrare con il caro bollette per l'aumento del costo dell'energia e i rincari di pasta e pane. I supermercati si stanno svuotando di olio di semi, il mancato arrivo del mais utilizzato come mangime per il bestiame sta generando un aumento del costo della carne e dei derivati animali (si pensi ai salumi ma anche a latte e formaggi).
Il Centro Studi AMIStaDeS propone un workshop di 2 ore rivolto a giovani analisti, curiosi e appassionati che vogliano capirne di più e avere maggiore consapevolezza di quanto avviene intorno a noi.
Il workshop sarà tenuto da Alessandro Giraudo, economista ed esperto di materie prime, attualmente docente di Finanza Internazionale e Storia della Finanza in due Grands Ecoles di Parigi. Ha lavorato in Fiat («in corso Agnelli 20»), Ubs, Cargill e, infine, come World Chief Economist del Gruppo internazionale Tradition.
CONTENUTI
Russia ed Ucraina sono tra i principali paesi produttori ed esportatori di grano ed altri cereali*, ma le esportazioni dal mar Nero attualmente sono in parte bloccate. I porti ucraini sono stati infatti minati dal genio militare ucraino (per proteggerli contro sbarchi russi dal mare), i noli sono esplosi (il costo è passato da 40 a 80 dollari/tonnellata, per esempio fra mar Nero ed Egitto) e i premi richiesti dagli assicuratori per coprire i rischi per merci e navi sono aumentati di quattro volte. In questo momento, circa 70 navi attendono di caricare della merce alla rinfusa davanti ai porti ucraini e russi.
Il mondo politico internazionale ha espresso molte preoccupazioni sul rischio che il rialzo dei prezzi per i Paesi importatori situati nell’Africa del Nord e dell’Est e nel Medio-Oriente possa scatenare delle “rivolte della fame” che erano state all’origine della primavera araba di una decina di anni or sono. In realtà, i governi di questi Paesi finanziano (almeno 200 dollari/tonnellata) le importazioni e quindi i prezzi pagati localmente dalle popolazioni rimangono sotto controllo.
Ma problematiche simili sorgono anche sul mercato dell'energia, soprattutto del gas, e dei metalli. Di questo e molto altro parleremo nelle due ore dedicate al tema, guidati e accompagnati in questo percorso da un docente esperto come Alessandro Giraudo.
Iscrizione e costo
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Costo: 70€
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Modalità di pagamento
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Causale: contributo per la realizzazione del workshop "Gli impatti della crisi ucraina sulle Materie Prime"

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