Stretti, canali e dighe - Geopolitica dell'energia e rotte strategiche
- AMIStaDeS
- 12 nov 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 28 giu 2020

La nuova via della Seta, gli stretti e i canali spesso minacciati di chiusura e le dighe che mettono in pericolo interi ecosistemi: questi e tanti altri i temi centrali affrontati nel corso. Da un lato, le sfaccettature degli stretti e dei canali sono moltissime: via di transito fondamentale per molti commerci internazionali, la loro chiusura può causare l’alterazione di rotte fondamentali per il trasporto degli idrocarburi (ad esempio, il canale di Suez e lo Stretto di Hormuz), e comportare squilibri economici e geopolitici che possono avere ripercussioni mondiali (si pensi al Canale di Panama); stesso effetto sortisce il fenomeno della pirateria, che sia nel Golfo di Aden o nello Stretto di Malacca. Dall’altro, le dighe, sempre più grandi e mastodontiche, sono ormai la nuova frontiera per la produzione di energia elettrica: uno strumento di forza in contesti regionali fragili (Medio Oriente e Africa) di cui anche il terrorismo si serve, ma anche di potenziale minaccia per intere popolazioni.
Struttura del corso
Carico di lavoro: 5h di videolezioni + materiale bibliografico e 10 h di studio individuale.
Valutazioni: - un test intermedio;
- un test finale.
Rilascio attestato: previa compilazione di un questionario di valutazione del corso.
Lingua: Italiano.
Tutoraggio individuale garantito
Iscrizione e costo
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Costo: 130 € (comprende anche la quota associativa annuale)
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