Cosa succede nel mondo? 26 settembre-2 ottobre 2020
- 2 ott 2020
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ASIA

NAGORNO-KARABAKH – Sono ricominciati gli scontri tra Armenia e Azerbaijan in Nagorno-Karabakh, un territorio separatista collocato in Azerbaijan ma controllato dall’Armenia. Solitamente questi scontri sono a bassa intensità, ma ad oggi si registrano diverse vittime causate dall’utilizzo di artiglieria pesante.

COREA DEL NORD – Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha inviato una lettera di scuse al suo omologo Moon Jae-in per l'uccisione di un ufficiale del Sud da parte di truppe che controllano i confini marittimi.
EUROPA

FRANCIA – Un attacco con arma bianca ha paralizzato la città di Parigi. Un ragazzo di 18 anni, di origine pakistane, ha ferito con un coltello 4 passanti, poco distante da quella che era la sede del giornale satirico Charlie Hebdo.
Approfondimento a cura di Raffaele Lorenzetto.

BREXIT – La Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora al Regno Unito, avviando così la procedura d’infrazione a seguito dell’approvazione della Camera della legge sul mercato interno. Il Regno Unito ha un mese di tempo per presentare una replica scritta.
NORD AMERICA

USA – Dal profilo personale di Twitter il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rende noto di essere risultato positivo al Covid-19 insieme alla moglie Melania.

Il New York Times ha ottenuto le dichiarazioni dei redditi di Trump, rivelando che nel 2016 e 2017 pagò solo 750$ di tasse. Nei 10-15 anni precedenti nemmeno un dollaro. Una bomba prima delle elezioni.

Il presidente Trump ha indicato il nome del Giudice Amy Coney Barrett come sua scelta per sostituire Ruth Bader Ginsburg alla Corte Suprema. Barrett è conservatrice e favorita da tutto il partito repubblicano.
MEDIO ORIENTE

KUWAIT – Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah, Emiro del Kuwait dal 2006, è morto martedì all'età di 91 anni.
AFRICA

TOGO – Il primo ministro Komi Selom Klassou si è dimesso con il suo governo, in un rimpasto politico posticipato dalla pandemia. La decisione è stata presa dopo la rielezione del presidente Faure Gnassingbe, che grazie ad una modifica costituzionale può rimanere in carica per un quarto mandato.
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