Cosa succede nel mondo? 23 gennaio-29 gennaio 2021
- Marco D'Amato
- 28 gen 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 7 set 2021
"Cosa succede nel mondo?" è la rubrica del Centro studi AMIStaDeS che vi racconta gli eventi internazionali più importanti della settimana appena passata.
(di Marco D'Amato)
EURASIA

RUSSIA – Dopo l’arresto di Alexei Navalny di due setimane fa, a cui ha fatto seguito un video pubblicato dal “Fondo contro la corruzione” dove si vedevano delle proprietà acquisite in modo illecito dal presidente Vladimir Putin, sono scattate una serie di proteste violente che hanno visto coinvolte circa 112 città con oltre 3.000 arresti in tutta la Russia.
ASIA

TAIWAN – Taiwan ha denunciano diverse incursioni di aerei da guerra cinesi per due giorni consecutivi. In entrambi i casi, l’aviazione di Taiwan ha schierato i suoi sistemi missilistici di difesa. Il secondo episodio è avvenuto dopo il monito del presidente statunitense Joe Biden di interrompere ogni tipo di interferenza da parte di Pechino, confermando il sostegno a Taiwan.
EUROPA

ITALIA – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni del Governo al Presidente della Repubblica. Nella giornata di mercoledì sono iniziate le consultazioni che vedranno il Presidente Mattarella consultare tutte le figure istituzionali e le componenti politiche.

PORTOGALLO – Marcelo Rebelo de Sousa è stato rieletto presidente del Portogallo nelle elezioni di domenica scorsa. Nonostante una affluenza registrata intorno al 40%, è riuscito ad ottenere il 60,7% dei voti favorevoli.

UNIONE EUROPEA – La riforma del Meccanismo europeo di stabilità (MES) è stata firmata dai rappresentanti permanenti degli Stati UE. L’iter ora prevede il processo di ratifica dei singoli parlamenti nazionali e dovrebbe entrare in vigore nel 2022. Con la riforma si attiverà il c.d. “paracadute” per il fondo salva-banche e ampliato il mandato del MES, al fine di avere un ruolo più forte nei programmi di assistenza finanziaria e prevenzione delle crisi.
AMERICA LATINA

BRASILE – Raoni Matuktire, capo indigeno del popolo Kayapo, ha chiesto alla Corte penale internazionale di indagare sui "crimini contro l'umanità" contro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro. L’accusa è quella di perseguitare le popolazioni indigene distruggendo il loro habitat e violando così i loro diritti fondamentali. Tale accusa si riferisce alle misure prese dall’attuale presidente del Brasile, sin dall’inizio del suo mandato, che hanno danneggiato l’area della foresta amazzonica.
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NORD AMERICA

USA – Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha revocato il divieto sulle persone transgender nelle forze armate americane. Questo divieto venne introdotto dal predecessore Donald Trump nel 2017 ma entrò in vigore dopo la pronuncia della Corte suprema del 2019.
AFRICA

SUD AFRICA – La corte suprema del Sudafrica ha ordinato all'ex presidente Jacob Zuma di testimoniare davanti alla commissione che indagava sulla corruzione diffusa durante la sua presidenza. Il caso in questione fa riferimento ad una accusa di corruzione ad opera dell’azienda francese produttrice d’armi Thales.

UGANDA – L’Alta Corte di Giustizia ha ritenuto illegale l’ordine governativo di sorvegliare la casa di Bobi Wine, oppositore del riconfermato presidente Museveni. Dal 14 gennaio, infatti, la polizia ugandese aveva circondato l’abitazione dell’oppositore al fine di evitare contestazioni a seguito dei risultati elettorali.
MEDIO ORIENTE

AFGHANISTAN – Un veicolo dell’ambasciata italiana è stato coinvolto in un attentato nel quarto distretto di polizia della capitale Kabul. La Farnesina fa presente che non ci sono state vittime, mentre dei due afghani a bordo uno è stato lievemente ferito.
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