Cosa succede nel mondo? 1-7 giugno 2020
- 7 giu 2020
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 28 ago 2021

MEDIO ORIENTE

IRAQ - Soltanto uno dei soldati britannici accusati di crimini di guerra, successivamente all’invasione dell’Iraq del 2003, è stato riconosciuto colpevole di averne commessi dalle autorità. Nonostante ciò, forti dubbi permangono, soprattutto sulla corretta esecuzione delle indagini.
AFRICA

EGITTO - L’Egitto ha annunciato, a metà del mese di maggio, la nascita di un’alleanza antiturca per contrastare le recenti attività del paese guidato da Erdogan in Libia e nel Mediterraneo. L’Alleanza, creata assieme a Grecia, Cipro, Emirati Arabi Uniti e Francia, è nata a seguito di scavi nelle acque territoriali di Cipro, continue violazioni dello spazio aereo greco e le recenti azioni turche in Libia.

MALI - Fonti francesi riportano dell’uccisione in Mali di Abdelmalek Droukdel, importante figura di spicco di Al-Quaeda, assieme ad alcuni membri della stessa organizzazione a lui vicini. Droukdel, responsabile degli affiliati dell’organizzazione in Nord Africa, era anche il comandante di Jamaat Nusrat al-Islam wal-Muslimin.
AMBIENTE

RUSSIA - La Russia ha dichiarato lo stato di emergenza a seguito del versamento di circa 20mila tonnellate di combustibile diesel e lubrificanti nei corsi d’acqua e nel terreno circostante alla entrale termo-elettrica TEZ-3 presso Norilsk, 300 km oltre il Circolo polare lo scorso 29 maggio. Inutili sono stati i tentativi di contenere i versamenti che, adesso, minacciano non solo la rete di fiumi siberiani, ma anche il permafrost.
NORD AMERICA

USA - I generali degli Stati Uniti si ribellano alla decisione di Trump di prevedere, in caso di continui scontri, l’utilizzo dell’esercito contro i manifestanti scesi nelle strade americane a seguito dell’uccisione di George Floyd. Il capo delle operazioni navali, Mike Gilday, i responsabili della Sesta Flotta, il capo stato maggiore dell’aviazione e quello dell’Us Army, più molti loro colleghi in pensione sono usciti allo scoperto in modo clamoroso e in qualche modo coordinato: l’apparato della difesa è di tutti, rispetta le minoranze, esprime sgomento per la morte di George Floyd a Minneapolis.

Gli Stati Uniti stanno paventando l’idea di aprire il suolo americano ai cittadini di Hong Kong, a seguito della spinta per l’approvazione della legge sulla sicurezza nazionale cinese. Mike Pompeo, Segretario di Stato degli USA, ha detto che l’esecutivo sta considerando la faccenda, supportato dal leader dei Repubblicani al Senato Mitch McConnell.
AMERICA LATINA

VENEZUELA - Nonostante le continue sanzioni imposte dagli Stati Uniti sia all’Iran che al Venezuela, Teheran ha annunciato che continuerà a rifornire il Paese sudamericano di greggio, nonostante le minacce statunitensi. L’annuncio del ministro degli esteri iraniano giunge dopo che cinque petroliere iraniane hanno trasportato 1,53 milioni di barili di petrolio in Venezuela nelle scorse settimane.

Intanto, la Francia chiede che Juan Guaidò, presidente ad interim del Venezuela apertamente in opposizione con le politiche di Maduro, venga portato, come rifugiato, nell’ambasciata di Caracas.

ARGENTINA - La Banca Nazionale dei Dati Genetici argentina compie 33 anni. Fondata nel giugno del 1987, ha fortemente contribuito al riconoscimento di molti Desaparecidos in tutto il paese.
UNIONE EUROPEA

REGNO UNITO - Nonostante il processo della Brexit sia arrivato alla fine della sua prima parte, con un accordo atto a scongiurare la tanto temuta “Hard Brexit”, la partita è lontana dall’essere chiusa. A seguito del B-Day del 5 giugno, ultimo giorno del quarto round di trattative tra Ue e Regno Unito sull'uscita del Paese dall'Unione Europea, si fa sempre più probabile un addio al buio, ovvero senza un accordo, il che comporterà l'applicazione di tariffe e dazi.
ESTREMO ORIENTE

FILIPPINE - Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte torna alla carica contro il traffico di metanfetamine e, in generale, il traffico di droga, andando a minacciare apertamente di morte i trafficanti. Le dichiarazioni, rilasciate a seguito del sequestro, da parte delle forze dell’ordine, di circa 756kg di sostanze stupefacenti, rischiano di riaccendere una lunga lotta in uno dei Paesi cardine per il commercio internazionale illegale di stupefacenti.
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